Il primo itinerario si snoda in un percorso che va da Castelluccio, una frazione del comune di Norcia e uno dei centri abitati più elevati dell’Appennino, attraversa una faggeta leggendaria per poi discendere fino alla Val di Canatra, alla scoperta del luogo di un iconico episodio storico: la battaglia del Pian Perduto, combattuta tra Norcia e Visso nel medioevo e giunta fino a noi grazie ai cantastorie e ai poemetti popolari. Da lì si risale poi fino alla Capanna Ghezzi, una piccola struttura in muratura costruita sul lato di un casale di montagna, utilizzato dai pastori e situata a circa 3,5 chilometri dal paese di Castelluccio di Norcia.

Una millenaria culturale pastorale che si intreccia con gli antichi miti e le leggende, con le storie e i racconti tramandati davanti al fuoco durante i lunghi inverni: è questa la linfa vitale che da sempre scorre e anima questa peculiare area dei Monti Sibillini.  Un luogo che riesce a restituire la dimensione di un tempo dilatato e che ci ricorda che vivere secondo dei ritmi naturali, lenti e sostenibili, non è solo possibile, ma quasi necessario.

Si tratta anche di un territorio che conserva ancora oggi una biodiversità incredibile, una ricchezza straordinaria di flora e fauna. Ci sono stati addirittura dei momenti in cui la presenza umana qui era quasi assente, lasciando spazio alla libertà della natura di seguire il proprio corso indisturbata e incontaminata.

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