Immaginare il futuro

Un modello di valorizzazione del rapporto tra uomo e territorio

Come re-immaginare in ottica consapevole e sostenibile il rapporto uomo-natura? Una riflessione condivisa curata da Idea-RE

Il monitoraggio dei parchi è vitale per la sopravvivenza della biodiversità e per la conservazione del patrimonio naturalistico. Metodi diretti (sopralluoghi, misure, etc.) sono integrati con metodi indiretti (dati storici, interviste/questionari), finalizzati alla lettura dell’evoluzione del territorio. Il progresso tecnologico mette a disposizione strumenti di misura e sistemi di elaborazione dati sempre più potenti e affidabili, a costi contenuti. L’impiego ormai agevole di droni equipaggiati con sistemi di misura a bordo e la disponibilità di dati dai satelliti, consente di effettuare un monitoraggio a larga scala, sebbene siano sempre necessarie osservazioni dirette per la validazione dei modelli e per la taratura dei sensori. Permangono le criticità storicamente connesse al monitoraggio della biodiversità nei parchi naturali, sia dovute alla complessità del territorio, che ai limiti di personale e risorse disponibili.

Cover foto di Federico Papi

Il format di fruizione slow dei parchi consente di vivere esperienze immersive che portano a recuperare il naturale rapporto uomo-territorio. Durante queste esperienze, i partecipanti si immergono nella natura, la esplorano, la osservano e raccolgono molte preziose informazioni che spesso vanno perdute.

Nasce quindi l’esigenza di definire un modello di valorizzazione del rapporto uomo territorio che preveda l’impiego di tecnologie condivise per la raccolta dei dati durante le esplorazioni. Il modello sviluppato da Idea-Re nell’ambito del progetto PLANET, cofinanziato con il contributo di POR FESR 2014-2020, Asse 1. Azione 1.1.1. Delibera n. 805 dell’11 giugno 2019 “Sostegno a progetti di ricerca alle imprese che prevedono l’impiego di ricercatori“, prevede che i dati raccolti (fotografie, osservazioni, misurazioni) vengano aggregati in un database NoSQL open source, nello specifico un document database, secondo un’architettura strutturata in modo tale da potersi adattare all’elevata variabilità dei dati, sia nel tempo, che al variare dei luoghi e alle diverse richieste degli stakeholders. Ne consegue un modello flessibile e replicabile in tutte le aree protette e potenzialmente applicabile in tutto il territorio.

Secondo tale modello, gli escursionisti diventano parte attiva nella conservazione della biodiversità, partecipando direttamente al monitoraggio dei parchi e contribuendo ad alimentare progetti di citizen science, caratterizzati da un grande potenziale per la risoluzione di problemi complessi in campo ambientale. Tale approccio consente di aumentare la conoscenza del territorio mediante l’acquisizione di un numero potenzialmente molto elevato di osservazioni di varie grandezze (flora, fauna, pioggia, vento, etc.)  e fenomeni (allagamenti, frane, siccità, caduta alberi, etc.), consentendo di sviluppare nuovi e più efficienti modelli basati su dati a elevata granularità.

Il successo del modello proposto è strettamente dipendente dal coinvolgimento dei partecipanti. Per tale motivo Idea-Re ha sin dall’inizio sposato la visione del progetto Magic Mountains, che offre esperienze stimolanti e incoraggia l’esplorazione sostenibile dei luoghi.

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